Cambio lingua

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D.C.S.S ~ Da Capo Second Season ~ La stagione che non ritorna

 

Nota 01 - 05:27
La frase usata da Junichi ("non posso dire cosa, esattamente"), ha lo stesso grado di ambiguità anche in Giapponese. Junichi non chiarisce se non può parlarne perché non ne sa nulla, o se esistono dei motivi che gli impediscono di parlarne. In realtà, lui intende entrambe le cose. Non sa esattamente cosa fu a causare la grave malattia di Nemu due anni prima, e quel poco che sa, non lo vuole dire.

Nota 02 - 06:49
Lo yukata è un kimono estivo, molto leggero. Proprio quello che indossa Sakura. Ovviamente, i tempi cambiano e il kimono si usa sempre meno, quindi a Junichi pare strano vederlo addosso a Sakura. Ma per Sakura, assetata di tradizione giapponese dopo tanto tempo all'estero, lo yukata è irrinunciabile...

Nota 03 - 14:03
"La porta di Kudo"... è un gioco di parole. Kudo, il nome dell'amico di Suginami, coincide con è 苦土 - Kudo - un termine poetico e desueto che si può tradurre più o meno con l'espressione "questa valle di lacrime". La frase di Suginami ha più che altro lo scopo di 'confondere' il suo amico (come sempre).

Nota 04 - 17:11
Kotori, nella serie precedente, aveva ricevuto dall'albero di ciliegio il potere di sentire i pensieri altrui. Questo era accaduto perché lei era in realtà una ragazza fragile e insicura, e aveva immaginato che potendo avvertire i pensieri degli altri avrebbe potuto fare ciò che gli altri desideravano, o si aspettavano da lei. Ma questo suo dono era presto diventato troppo ingombrante. L'invidia delle amiche e il desiderio osceno dei compagni le erano evidenti come se espressi ad alta voce, o peggio, come cantati in un coro a centinaia di voci. Questo era estremamente doloroso per lei. Il giorno in cui l'albero venne fatto appassire, sebbene un po' disorientata dalla perdita di quel senso su cui faceva molto affidamento, Kotori fu molto felice.