Cambio lingua

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D.C.S.S ~ Da Capo Second Season ~ Sotto lo stesso tetto

 

Nota 01
In realtà Aishia dice: "Un errore non è un fallimento". Si tratta evidentemente di un proverbio con lo stesso significato del nostro proverbio.

Nota 02
Segue una piccola commedia degli equivoci. Il verbo usato da Aishia, "tsukuru" vuol dire costruire, creare, ma può venire usato occasionalmente per indicare l'erezione. Anche i termini usati nella frase successiva, seppure totalmente innocenti, possono essere fraintesi: "tuyosou" è dall'aria forte, ma può essere inteso come duro, e "rippa na" significa corretto, valoroso, ma etimologicamente dritto, non storto.

Nota 03
Il termine "Chigau" vuol dire letteralmente essere diverso, ma lo si usa spesso con il senso essere sbagliato. Qui Junichi prova a dire che ciò che dice Mako è sbagliato, mentre Mako vuole intendere che Junichi sta negando l'evidenza.
Così con, "Chigainai ga, chigau da yo", Junichi vuol dire: "Sì, è come avete visto, ma vi sbagliate".

Nota 04
広间 - hiroma - vuol dire letteralmente stanza grande, salone, tendenzialmente usato per indicare l'equivalente del salotto o soggiorno nelle case tradizionali.

Nota 05
Il bagno all'aperto è una prerogativa dei giapponesi molto facoltosi, che si possono permettere di deviare, o costruire artificialmente, una sorgente termale nella propria casa. E' ritenuto molto rilassante poter fare un bagno nell'acqua calda, durante le ore notturne, a contatto con la natura.

Nota 06
すずのすけ - suzunosuke - In tutte le lingue esiste un nomignolo adeguato per certi tipi di animali domestici. Se dico Fuffi tutti pensano al barboncino della signora impellicciata. Se dico Spike, tutti pensano al cagnolino di un bambino dei film americani. Suzunosuke è un tipico nomignolo da animaletto domestico peloso usato dai bambini giapponesi.

Nota 07
あぁ - aa - In giapponese ci sono molti modi di dire "sì". Aa è il meno convinto, e qui indica la reazione di una persona presa alla sprovvista, ma incapace di dire no.

Nota 08
あんぜん すぎる - anzen sugiru - significa letteralmente troppo tranquillo, ma si intende anche con cui mi sento tranquillo, di cui mi fido pienamente. Anzen, ossia tranquillità, è un termine talmente generico che va riferito alla situazione nel complesso, piuttosto che a una persona, così questa frase è da intendere come: "Con Asakura-kun si può stare tranquilli".
Si noti anche che Kotori usa molto spesso questa espressione per descrivere Junichi.